Le palancole sono componenti strutturali che, fissati nel terreno fino ad una profondità idonea, formano una vera a propria parete verticale che viene definita palancolato. Realizzati in diversi materiali, in differenti spessori e tipologie questi componenti vengono utilizzati, principalmente, per proteggere l’area di scavo o di lavorazione in generale. In questo articolo andremo a delinearne le caratteristiche, gli impieghi e le normative di riferimento.

 

Che cos’è una palancola?

 

Con il termine palancole ci si riferisce a elementi di costruzione, principalmente utilizzate in acciaio, che attraverso un incastro verticale creano una parete protettiva. Tale protezione serve per due principali motivi:

 

  • contenere le spinte del terreno;

  • contenere le spinte dell’acqua


Le palancole in acciaio dunque, sono utilizzate con funzione idraulica e/o di sostegno del terreno e possono essere permanenti o temporanee. Nel prossimo paragrafo andremo a comprendere meglio tale importante distinzione.

 

Impiego delle palancole in acciaio

 

A seconda degli usi richiesti, le palancole possono essere impiegate in maniera temporanea o permanente.

Una palancola ancorata al terreno in maniera temporanea e mobile è, generalmente, impiegata in aree di scavo interne ad un cantiere. In questo caso, il loro impiego serve a proteggere lo scavo, soprattutto in condizioni particolari del terreno, ed il palancolato sarà rimosso al termine dei lavori

Una palancola permanente o fissa trova invece impiego in lavori come la realizzazione di banchine e porti, protezione degli argini dei fiumi e dei canali, muri di sostegno, parcheggi sotterranei, sottopassi ecc. Anche in questo caso l’obiettivo è quello di proteggere l’area di lavoro ma, soprattutto, di contenere il terreno e l’acqua. 

Si tratta dunque di componenti strutturali impiegati in lavori di carpenteria pesante e che, data la loro esposizione a fenomeni di corrosione, possono essere sottoposti a zincatura a caldo  per aumentarne la durabilità

 

Tipologie e spessori di palancole in acciaio

 

Le due principali tipologie di palancole in acciaio sono quelle con sezione ad U e sezione a Z.

 
  • sezione ad U: con spessori che vanno da circa 8 mm a poco più di 20 mm, si tratta di componenti costruttive dalla eccellente stabilità e resistenza alla corrosione. Quest’ultima caratteristica è legata proprio alla maggiorazione degli spessori nei punti critici;

 
  • sezione a Z: con spessori che possono raggiungere i 17 mm, sono componenti che rendono più semplice la fase di infissione (ancoraggio) grazie alla loro ampia larghezza. 

 

Generalmente le palancole sono ancorate tra di loro mediante un giunto verticale di tipo Larseen che consente anche leggere rotazioni del palancolato (max di 5°) in modo da adattarlo a leggere curvature.  

 

Normative legate alle palancole

 

Le normative legate alle palancole sono di due generi, ovvero concernenti il prodotto e la progettazione.

Le normative di prodotto riguardano la messa in commercio di componenti che rispettino i dettami di riferimento:

 
  • UNI EN 10248-1:1997 – Palancole laminate a caldo di acciai non legati – Condizioni tecniche di fornitura;

  • UNI EN 10248-2:1997 – Palancole laminate a caldo di acciai non legati – Tolleranze dimensionali e di forma;

  • UNI EN 10249-1:1997 – Palancole profilate a freddo di acciai non legati. Condizioni tecniche di fornitura;

  • UNI EN 10249-2:1997 – Palancole profilate a freddo di acciai non legati. Tolleranze dimensionali e forma.

 

Le normative legate alla progettazione, riguardano le modalità di ideazione ed elaborazione di componenti in linea con quanto riportato nelle norme:

 
  • UNI EN 1993-5:2007 – Eurocodice 3 – Progettazione delle strutture di acciaio – Parte 5: Pali e palancole

  • D.M. 17/01/2018: Norme tecniche per le costruzioni. 


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