Tra i materiali più richiesti ed utilizzati nel mondo della produzione di viti, bulloni ed elementi di fissaggio, l’acciaio inox è una lega a base di ferro particolarmente resistente alla corrosione. Noto anche come acciaio inossidabile, si tratta infatti di un materiale composto da ferro per ben il 50%, da nichel, cromo e molibdeno. 

Sebbene il termine inox venga utilizzato per definire tale materiale in generale, non tutto l’acciaio è uguale. Nei paragrafi successivi andremo a definire le sostanziali differenze e tipologie che è possibile trovare.

Qual è la differenza tra acciaio e acciaio inox?

La principale differenza da sottolineare è quella tra l’acciaio e l’acciaio inox. Tale distinzione dipende principalmente dalla composizione dell’acciaio e, quindi, dalla percentuale degli elementi che compongono il materiale. Ad esempio, la composizione dell’acciaio inox è caratterizzata, come già anticipato, dal 50% di ferro ed il 12% di cromo. 

Quest’ultimo è il principale componente da cui deriva la resistenza del materiale alla corrosione, motivo fondante del suo ampio utilizzo e dei suoi vantaggi. 

Durante la produzione infatti, l’aggiunta del cromo tra gli elementi, fa sì che si crei una superficie protettiva che impedisce all’umidità ed all’aria di ossidare il materiale. Da questo processo deriva l’appellativo di inossidabile.

Quanti tipi di acciaio inox ci sono?

Composizioni differenti tra gli elementi significa diversi gradi di acciaio inox (se ne contano oltre 100), classificati in 5 principali tipologie:

  1. Ferritico, tipo resistente alla corrosione, viene utilizzato ad esempio nei lavori di architettura interni.

  2. Martensitico, tipo molto forte e durevole anche se meno resistente alla corrosione, viene utilizzato per la produzione di lame di turbine e coltelli.

  3. Duplex, tipo che coniuga acciaio ferritico e austenitico, si tratta di un materiale ampiamente utilizzato nell’industria della carta, della costruzione navale e della cellulosa. 

  4. Semi-austenitico, noto anche come indurimento per precipitazione, è molto forte poiché composto da lega alluminio, niobio e rame. 

  5. Austenitico, tipo più utilizzato per la capacità di gestione della temperatura, trova applicazione nell’edilizia, nella costruzione di navi, in architettura e nella produzione ed installazione di tubazioni industriali. Questo acciaio è anche noto per le due tipologie più diffuse a livello commerciale: l’ inox A2 e l’inox A4, materiali dalla natura non corrosiva e dall’applicabilità molto vasta, di cui abbiamo parlato in un nostro precedente articolo.

Che differenza c'è tra acciaio 304 e 316?

Quando si parla delle diverse tipologie e caratteristiche di acciaio inox, un approfondimento necessario è quello tra acciaio 304 e 316, due principali tipi di acciaio inossidabile e tra quelli più cercati. Grazie alla presenza di molibdeno al 2-3%, sono materiali altamente resistenti alla corrosione che forniscono una protezione anti ruggine. 

Nel dettaglio, l’acciaio inox AISI 304, può essere utilizzato sia all’interno che all’esterno ed è generalmente considerato l’acciaio austenitico più comune. Per quanto riguarda invece l’inox 316, può essere utilizzato in ambienti difficili, come mare o piscina, ma potrebbe presentare della ruggine se la manutenzione non viene effettuata con regolarità. Una tipologia non è migliore dell’altra ma, la scelta giusta dipende dal campo di impiego: ogni acciaio, per resistenza al calore ed alla corrosione, ha una destinazione ben precisa.


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