I frenafiletti, definiti anche bloccafiletti, sono componenti liquidi o semiliquidi che evitano la corrosione, l’allentamento o il grippaggio dei vari componenti di fissaggio filettato. Particolarmente utili in caso di vibrazioni o urti, questi adesivi liquidi sigillano letteralmente i filetti di viti e dadi, garantendo la stabilità nel tempo. 

Per tale ragione sono utilizzati in diversi contesti, dalla manutenzione delle macchine industriali, a delicati componenti elettronici, fino al settore automobilistico. Ma scopriamo insieme come si applicano e come scegliere il prodotto migliore.

A cosa serve il frenafiletti?

Come anticipato nel paragrafo introduttivo, i frenafiletti sono componenti che evitano il cedimento degli assemblaggi filettati. Approfondendo il prodotto più nel dettaglio, possiamo parlare di fluidi che riempiono i giochi che si creano tra gli accoppiamenti filettati garantendo così il carico delle coppie di serraggio di viti, bulloni o dadi. 

Nel momento in cui tali liquidi fissanti vengono applicati, essi si polimerizzano in assenza di aria, a temperatura ambiente ed a contatto con il metallo. Successivamente si formerà una vera e propria pellicola termoindurente che mantiene l’attrito tra i filetti. 

Quindi quali sono i principali vantaggi nell’utilizzo di frenafiletti?

  • Evitare allentamenti e movimenti indesiderati delle parti;
  • Prevenire la corrosione;
  • Mantenere la forza di serraggio nel tempo;
  • Resistenza a urti e vibrazioni.

I frenafiletti sono quindi una valida alternativa ai bloccaggi meccanici e consentono di risparmiare nei tempi e costi di riparazione.

Quale frenafiletti scegliere?

Al fine di scegliere il prodotto migliore per le proprie esigenze, bisogna distinguere la resistenza meccanica delle parti. Esistono infatti:

  • Frenafiletti a bassa resistenza, si tratta di prodotti con bassa tenacità e quindi consentono una riapertura dell’assemblaggio molto semplice.

  • Frenafiletti medio, si tratta di prodotti che consentono un successivo smontaggio con normali strumenti da lavoro. Garantiscono una buona stabilità e durata anche a temperature medio alte.

  • Frenafiletti forte, si tratta di frenafiletti ad alta resistenza che vengono utilizzati generalmente per lavori dove non è previsto un successivo smontaggio. Sono frenafiletti ad alte temperature quindi con una resistenza termica e chimica molto elevate.

Una valutazione del prodotto e del suo scopo finale prima dell’applicazione, garantirà il compimento della scelta corretta. 

Quanto ci mette ad asciugare il frenafiletti?

Trattandosi di liquidi o semiliquidi indurenti, esiste un tempo di asciugatura dei frenafiletti che dipende dalle superfici su cui il prodotto verrà applicato. 

In generale esiste un frenafiletto per ogni tipologia di filetto, facilmente applicabile sia che si tratti di parti non assemblate (il liquido è inserito durante il montaggio), sia che si tratti di parti già assemblate (il liquido penetra nelle parti già montate).

I prodotti in commercio sono ormai tutti dotati di un comodo erogatore che facilita l’applicazione del liquido, evitando sprechi e colature. Per un assemblaggio ottimale, è consigliabile:

  • Pulire e sgrassare le superfici prima dell’applicazione;
  • Agitare il contenitore prima dell’utilizzo;
  • Evitare il contatto tra il metallo ed il beccuccio per non rischiare l’otturazione del flacone;
  • Per i fori passanti, applicare 2/3 gocce sulla vite nel punto in cui sarà avvitato il dado;
  • Per i fori ciechi, applicare 2/3 gocce di liquido in fondo al foro.

Lasciando agire il liquido per 16/24 ore, questo garantirà il risultato desiderato. 

Qualora sia necessario rimuovere il frenafiletti ed i normali utensili da lavoro risultassero insufficienti poiché è stato applicato troppo prodotto, si può procedere con il riscaldamento del giunto raggiungendo una temperatura massima di 250°. Il calore faciliterà la rimozione del liquido. 

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