Il decapaggio è il trattamento utilizzato per pulire le superfici dei metalli e prepararli alle lavorazioni successive.
Questa procedura può essere effettuata su diversi materiali come l’acciaio inox, il titanio, il rame, l’ottone, l’alluminio e l’acciaio al carbonio, restituendo un manufatto finale dalla superficie regolare e dal colore uniforme. Ma come funziona il decapaggio dei metalli e quanti tipi di trattamenti esistono?
Nei paragrafi successivi andremo ad approfondire tutto ciò che riguarda questo sistema di pulitura. 

A cosa serve il decapaggio?

Utilizzando un linguaggio più tecnico, la decapatura è il trattamento che, mediante l’utilizzo di agenti chimici, rimuove scaglie di ossidi presenti sui materiali insorte dopo lavorazioni a caldo o esposizioni ad ossigeno atmosferico. In altre parole, si tratta di un metodo per ottenere superfici decontaminate ed omogenee. Il processo di lavorazione è volto a restituire materiali dove poter applicare strati anticorrosivi o film protettivi, in modo da garantire una protezione completa dall’ossidazione anche per metalli notoriamente resistenti, come l’acciaio inox. 

Le sostanze usate per il decapaggio sono principalmente acidi, applicati sui diversi materiali al termine di altri processi di lavorazione. 

Ad esempio, il trattamento di decapaggio si utilizza:

  • sull’alluminio quando questo è stato sottoposto ad estrusione (forzatura per compressione del materiale); 
  • su rame e ottone dopo la laminazione e ricottura; 
  • sul titanio per prepararlo all’anodizzazione (processo che aumenta la resistenza alla corrosione).

Per quanto riguarda invece il ferro e acciaio al carbonio, il decapaggio rappresenta una delle fasi previste nel trattamento di zincatura a fuoco. In questo caso, la lavorazione prevede l’immersione degli articoli in soluzioni a base acida per eliminare dalla superficie diversi elementi, così che non intacchino la qualità e tenuta della zincatura. Tra questi:

  • ossidi di ferro generati dal processo di produzione e lavorazione dell’acciaio;
  • macchie;
  • ruggine o eventuali contaminazioni.

Infine, il decapaggio dell’acciaio inox viene effettuato prima di procedere al trattamento successivo di passivazione che è volto ad aumentarne la resistenza alla corrosione. Infatti, sebbene tale materiale sia inossidabile, spesso ci si chiede se non sia esente da deterioramenti. In realtà, non è così.

Come decapare l’acciaio inox?

Il decapaggio dell’inox è un trattamento necessario per permettere che si formi la tipica patina protettiva che contraddistingue questa lega metallica. Infatti, a causa del trascorrere del tempo, delle varie lavorazioni subite e degli agenti atmosferici a cui l’acciaio è sottoposto, anche l’inox potrebbe perdere le sue proprietà specifiche.

Effettuando la decapatura sull’acciaio, si otterrà:

  • la rimozione dei materiali contaminanti (es. gli ossidi di saldatura);
  • il ripristino della superficie totale o parziale (se si tratta di una zona termicamente alterata);
  • la preparazione del materiale per i successivi trattamenti protettivi.

In generale, esistono varie tecniche per decapare i metalli: decapaggio chimico, meccanico ed elettrolitico. Quest’ultimo è Il processo che riguarda l’inox. Nel paragrafo successivo saranno forniti tutti i dettagli delle tre principali tecniche di lavorazione.

Decapaggio chimico, elettrolitico e meccanico

Le principali tecniche di decapaggio sono tre:

  • Decapaggio chimico, già anticipato precedentemente, è una lavorazione che può essere effettuata mediante decapanti a spruzzo, a pennello o ad immersione utilizzando sostanze chimiche specifiche per le superfici da trattare;

  • Decapaggio elettrolitico, appena citato nel paragrafo precedente, si effettua mediante l’utilizzo di soluzioni chimiche associate ad onde elettriche che velocizzano il trattamento del metallo;

  • Decapaggio meccanico, finora mai trattato, prevede la rimozione delle impurità sulle superfici attraverso il processo di abrasione. Si tratta di una tecnica grossolana che non è applicabile ai metalli più nobili come, ad esempio, l’acciaio inox. 

È possibile, infine, fare ricorso anche ad un tipo di decapaggio manuale che viene effettuato mediante sabbiatura o spazzolatura della superficie, in presenza di ossidi particolarmente difficili da rimuovere con la sola azione chimica.
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