L'energia solare ha portato numerosi benefici in tutto il mondo, ma c'è una tendenza emergente che combina l'agricoltura con la produzione di energia: l'agrifotovoltaico.
Questi impianti rappresentano una delle soluzioni integrate più innovative tra agricoltura e fotovoltaico.
Scopriamo in seguito tutti i dettagli dell’agrifotovoltaico.
Un impianto agrovoltaico è un sistema che combina la produzione di energia rinnovabile con la coltivazione di terreni agricoli.
A differenza degli impianti fotovoltaici tradizionali, un impianto agrivoltaico è progettato tenendo conto delle necessità delle colture sottostanti.
I pannelli agrovoltaici sono installati su strutture elevate che permettono la coltivazione del terreno posto al di sotto: la loro struttura garantisce le condizioni ottimali di crescita dei prodotti agricoli e di fertilità del suolo.
Si tratta quindi di un modello virtuoso di produzione dell’energia che riduce la competizione per l’uso del suolo tra produzione di energia e produzione agricola.
La bulloneria è una componente essenziale per la messa in opera e la costruzione delle strutture agrifotovoltaiche.
I pannelli sono infatti costituiti da dei moduli elevati da terra: è necessario che siano fissati in modo solido al terreno e che siano in grado di resistere all'eventuale corrosione causata dalla vita all'aria aperta.
Come elementi di bulloneria che si possono utilizzare per la costruzione dei pannelli agrifotovolatici, possiamo citare:
E’ bene preferire bulloneria zincata a caldo, capace di assicurare longevità agli impianti.
Gli impianti agrifotovoltaici funzionano allo stesso modo degli impianti fotovoltaici tradizionali: trasformano la luce solare in energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici.
La principale differenza risiede nel fatto che, sotto questi pannelli, vi è un'area dedicata alle colture. Si tratta quindi, in poche parole, di impianti fotovoltaici su terreni agricoli.
Questa configurazione consente alle piante di beneficiare di un ambiente protetto e regolato, mentre i pannelli producono energia. La luce solare viene parzialmente filtrata dai pannelli, il che può avere vantaggi per alcune colture che necessitano di ombra o di una protezione dalle radiazioni solari dirette.
Negli anni sono state messe a punto diverse soluzioni che uniscono l’agricoltura e la produzione di energia rinnovabile.
Le tre più comuni tipologie di soluzioni agrivoltaiche sono:
Le serre fotovoltaiche: utilizzano dei pannelli fotovoltaici semi-trasparenti che permettono contemporaneamente la crescita delle piante sottostanti e la produzione di energia elettrica;
Impianti fotovoltaici a terra: tipologia molto diffusa, prevede il posizionamento dei pannelli direttamente sul terreno, integrandoli con altre colture;
Parchi agrivoltaici: sono grandi impianti fotovoltaici combinati con attività agricole, spesso situati su terreni di bassa qualità e non adatti all’agricoltura tradizionale. Questi impianti favoriscono l’uso sostenibile del terreno consentendo la produzione di energia pulita.
L'agrifotovoltaico presenta una serie di vantaggi sia per l'ambiente che per gli agricoltori:
Riduzione dell'evaporazione: I pannelli solari riducono l'evaporazione, aiutando a conservare l'umidità del suolo e riducendo la necessità di irrigazione;
Protezione dalle intemperie: Le colture sono protette dalle intemperie, come grandine o piogge eccessive, grazie alla presenza dei pannelli;
Incremento della biodiversità: L'ombra creata dai pannelli può creare un microclima favorevole per alcune specie di piante e animali, contribuendo ad aumentare la biodiversità nell'area;
Sostenibilità: Si tratta di una soluzione sostenibile che contribuisce alla lotta contro i cambiamenti climatici, combinando produzione di energia pulita e pratiche sostenibili del settore agricolo.
L'agrifotovoltaico rappresenta una delle innovazioni più promettenti nel campo delle energie rinnovabili e dell'agricoltura: combinando in modo efficace la produzione di energia e la coltivazione, si dimostra una soluzione sostenibile per il futuro del nostro pianeta.
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