Tra gli strumenti da lavoro indispensabili, il cacciavite (o giravite) è un utensile che serve ad avvitare e svitare manualmente le viti. Data la presenza di diversi tipi di viti e bulloni presenti in commercio, esistono altrettanti tipi di cacciavite, ognuno per la giusta vite da avvitare. 

Scegliere il cacciavite corretto rende il lavoro più preciso e semplice. Per tale ragione, di seguito, riportiamo un ricco elenco che descrive quanti tipi di cacciavite esistono
 

Quanti tipi di cacciaviti esistono?

La caratteristica principale che differenzia un cacciavite da un altro è la sua punta che, ricordiamo, cambia in relazione al componente su cui lavorare. Dal più classico a quello più specifico, ecco tutti i tipi di cacciavite catalogati in base ai tipi di punte per cacciavite:

  • Cacciavite a taglio o intaglio, utilizzati per le viti a taglio, sono caratterizzati dalla punta piatta e sottile. Principalmente usati in meccanica e falegnameria, servono ad avvitare viti molto comuni che misurano tra 3 e 6,5 millimetri;

  • Cacciavite a croce o stella, utilizzati per le viti a sezione cruciforme, sono caratterizzati dalla punta a forma di croce. Tale caratteristica serve ad un migliore presa con la vite e, quindi, ad evitarne lo scivolamento verso l’esterno. Il diametro di queste viti misura tra 1,6 a 7 millimetri. Il maggiore campo di impiego è il settore industriale ed elettrico;

  • Cacciavite Pozidriv, cacciavite a taglio speciale, tale strumento presenta una punta a croce con 4 tagli integrati, assumendo quindi una forma simile a quella di un asterisco. La grandezza di questo utensile viene descritta con la sigla PZ seguita da un numero che va da 0 a 5 e serve ad avvitare viti con diametro da 1,6 a 7 millimetri. Questo utensile è principalmente utilizzato per montaggio di mobili e apparecchi elettrici;

  • Cacciavite Torx, utensile caratterizzato dalla particolare impronta a forma di stella a 6 punte. La grandezza dei diversi tipi di cacciavite Torx, viene identificata con la sigla TX o T seguita da un numero che parte da 1 (inferiore ad un millimetro), fino a raggiungere il 100 (superiore a 22 millimetri). Principalmente utilizzati nel mondo della meccanica, questi utensili servono ad avvitare viti con diametro a partire da 1,67 millimetri fino a 6,65.

Meno noti ed utilizzati in impieghi particolari, sono i cacciaviti Torx con foro, simili ai primi ma caratterizzati da un foro centrale che serve ad una maggiore presa delle viti che portano lo stesso nome.

  • Cacciavite a brugola esagonali, utensile che prende il nome dall’imprenditore italiano Egidio Brugola, viene utilizzato per avvitare viti con testa a sezione esagonale. Questi particolari strumenti trovano impiego principalmente nel montaggio di mobili.

Per evitare di danneggiare la vite, è consigliabile sempre scegliere ed utilizzare il cacciavite più idoneo all’utilizzo. Se misura ed impronta saranno quelle giuste, l’intervento risulterà più semplice e funzionale.

Cacciavite antimanomissione: come si usa?

Tra tutti i tipi di cacciavite presenti nel mercato, ne esiste una particolare soluzione che serve proprio ad avvitare e svitare una specifica vite. Si tratta del cacciavite antimanomissione, strumento apposito per viti antimanomissione. 

In un precedente articolo pubblicato sul nostro sito, avevamo già parlato di queste particolari viti, articoli che vengono utilizzati in lavori che richiedono un alto livello di sicurezza. Infatti, proprio per la loro specificità, queste viti sono fissate solo mediante i cacciavite antimanomissione, poiché i tradizionali giravite non si allineano con la loro testa. 

Realizzati con forme a sbalzo, questi elementi non possono essere accoppiati con una qualsiasi tipologia di cacciavite. 
Dunque, uno strumento
a prova di manomissione, viene utilizzato principalmente in aree soggette a vandalismo o nella meccanica, settore dove la manomissione è rara ma da prevedere perché comporta conseguenze gravi.

Come scegliere il cacciavite più adatto

Il principale criterio di scelta del cacciavite più adatto è quindi la vite su cui lavorare. In realtà però, la selezione è guidata anche da altre caratteristiche dell’utensile come impugnatura, materiale della lama e lunghezza della lama. 

L’impugnatura, caratteristica che facilita la praticità d’uso dello strumento può essere:

  • Impugnatura a T, riduce la velocità di rotazione ma richiede una maggiore forza nell’impiego dello strumento;
  • Impugnatura sferica, strumento che viene impiegato per avvitare con forza e maggiore sicurezza una vite;
  • Impugnatura quadrata, per una presa più ergonomica.

Nei classici cacciaviti, l’impugnatura veniva prodotta in legno. Oggi gli utensili si trovano maggiormente con un’impugnatura in plastica che può essere morbida o dura. Uno strumento particolare è quello che presenta un’impugnatura isolata, quindi con un rivestimento isolato, utile ad esempio per la sicurezza degli elettricisti all’opera

Per un cacciavite adatto alle proprie esigenze, si può far riferimento inoltre al materiale della lama (in acciaio S2 o temperato, in nichel cromo o cromata con punta sabbiata) ed alla lunghezza della stessa. Infatti, una lama più lunga serve per raggiungere viti lontane mentre una lama corta è utile per avvitare esercitando una forza maggiore. 

Infine, alcuni tipi di cacciavite presentano la punta magnetica che risulta particolarmente utile per mantenere in posizione la vite da avvitare o svitare.

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