Un corretto impiego di viti e bulloni durante la progettazione di macchine, strutture metalliche o qualsiasi altra applicazione speciale, parte dalla buona conoscenza degli elementi. Per tale ragione, in questo articolo, andremo a definire tutto ciò che bisogna sapere sulle classi dei bulloni, sulle classi di resistenza delle viti, il significato delle marcature riportate sui prodotti e gli schemi di classificazione dei processi produttivi. 

Conoscere tutte queste informazioni è importante al fine di selezionare il prodotto corretto in base all’utilizzo finale.

Cosa sono le classi di bulloneria?

Al fine di essere in linea con le indicazioni e normative nazionali ed internazionali, è necessario che la bulloneria segua determinati schemi di classificazione

Per riconoscere in maniera univoca una vite o un dado, è necessario infatti che su tali elementi siano presenti le cosiddette marcature, incisioni che il produttore deve applicare e che descrivono le caratteristiche basilari di ogni elemento. In generale, la marcatura è eseguita sulla testa del prodotto per incisione o rilievo.

Tra le caratteristiche fondamentali a cui porre attenzione e che descrive gli elementi della bulloneria c’è la classe di resistenza delle viti. Con il termine resistenza, e quindi con il valore indicato sugli elementi, si indica la loro capacità di resistere allo snervamento, alla trazione ed alla rottura. 

La normativa che regola le caratteristiche meccaniche e fisiche della bulloneria è la UNI EN ISO 898-1. Tale norma distingue tra due diverse tipologie di classi: bulloneria ad alta resistenza e quella a medio/bassa resistenza. 

Le classi dei bulloni sono identificate attraverso un codice numerico ovvero una serie di cifre suddivise tra di loro da un punto. 

Le più comuni classi di resistenza che è possibile incontrare nelle applicazioni industriali sono: 

  • 4.6, 4.8, 5.6 (bassa resistenza)
  • 6.8 (media resistenza)
  • 8.8, 10.9 e 12.9 (alta resistenza).

I valori indicati sugli elementi non sono casuali ma hanno un significato ben preciso. Nel dettaglio, la cifra a sinistra del punto, se moltiplicata per 100, indica il carico di rottura del materiale. Questo valore è espresso in N/mm² (Newton per millimetro quadrato). La cifra a destra del punto invece, se moltiplicata per 10 volte il precedente numero, fornisce il valore della resistenza allo snervamento. Anche questo secondo risultato è espresso in N/mm² o in Mpa (MegaPascal). 

Di seguito riportiamo una tabella esplicativa con tutti i valori ed i calcoli appena citati:

È necessario sottolineare che, tra le diverse classi di resistenza, gli elementi soggetti ad obbligo di marcatura secondo la normativa di riferimento sono quelli ad alta resistenza, quindi pari o superiori ai bulloni 8.8

Cosa vuol dire 8.8 sui bulloni?

Uno stesso tipo di vite o bullone può essere realizzato con acciai di diversa resistenza che vengono poi identificati mediante la sigla. Per le viti, la sigla è incisa sulla testa mentre, per i dadi, su una delle due facce.  

Come già descritto nel paragrafo precedente, i numeri definiscono il grado di resistenza del materiale (leggero, medio o alto). Il grado strutturale 8.8 è considerabile come la forma di materiale più comune tra quelle ad alta resistenza.

Articoli come i bulloni in classe 8.8, sono prodotti in acciaio a medio tenore di carbonio. La stessa marcatura si trova anche sulla bulloneria a serraggio controllato zincata o su altre tipologie di prodotti pensati per l’impiego in giunzioni a taglio. Quelle che, molto comunemente, vengono comunemente chiamate “viti 8.8” sono articoli di viteria prodotti in acciaio 8.8 ed utilizzate per svariate applicazioni che spaziano dal campo meccanico fino a quello delle costruzioni. 

Nel prossimo paragrafo si riporta un ricco elenco di articoli a catalogo.

Classi di resistenza delle viti

Quando si parla di viti ad alta resistenza, ci si riferisce a prodotti che partono quindi dalla classe 8.8 per arrivare fino alle viti 12.9. Questi articoli sono realizzati per consentire quindi una maggiore tenuta nel fissaggio e sono pensati per diversi tipi di installazione. 

Infatti, dato il vasto impiego in settori che spaziano dall’industria all’artigianato, esistono prodotti in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza. Di seguito, si riportano alcuni esempi di articoli che offrono un’idea della varietà di prodotti ad alta resistenza, presenti in catalogo:

Per poter rispondere ad ogni esigenza ed applicazione, in ambienti dove non è possibile usare altre tipologie di acciaio, anche per gli acciai inox esistono diverse classi di resistenza. Nel dettaglio, per gli acciai austenitici, le classi di resistenza più diffuse sono A2 e A4, con le sottoclassi A2-70, A4-70 e A4-80. 

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