Montare oggetti, utensili o mobili, è un’attività che richiede sicurezza nel serraggio quindi nello stringere al punto giusto gli elementi usati. Questa attività non può essere lasciata al caso ma è opportuno conoscere bene le coppie di serraggio di bulloni, dadi o viti ovvero la forza con cui i particolari vengono assemblati. Per svolgere l’avvitamento con precisione, l’utensile per eccellenza da utilizzare è la chiave dinamometrica, o chiave torsiometrica, strumento che consente un serraggio controllato e misurato. 

Ma come si usa la chiave dinamometrica, quanti tipologie ne esistono e come scegliere quella adatta?

Che cos’è una chiave dinamometrica?

Come accennato nel paragrafo introduttivo di questo articolo, le chiavi dinamometriche sono strumenti di precisioni che garantiscono un serraggio affidabile e di qualità. Utilizzate soprattutto per rendere sicuri i meccanismi di produzione industriale, dalle macchine industriali, alle automobili fino agli elettrodomestici, questi strumenti permettono di non rovinare il bullone e, al tempo stesso, avvitare la vite in maniera sufficiente. Il loro utilizzo è infatti fondamentale per evitare rotture o deterioramenti alle varie parti in gioco nel bloccaggio. 
L’utilizzo della chiave dinamometrica permette quindi l’omogeneità del carico riguardante la parte meccanica assemblata da diverse unioni bullonate. 

Come si usa la chiave dinamometrica?

L’utilizzo corretto della chiave dinamometrica permette di serrare componenti meccaniche senza il rischio di danneggiare i filetti. Per comprendere meglio il funzionamento della chiave dinamometrica, di seguito riportiamo tutti i passaggi da eseguire (step by step) e tutte le informazioni utili da conoscere, creando una guida pratica al serraggio dei bulloni. 

  • Il primo dato fondamentale da sapere prima di mettersi a lavoro è la coppia di serraggio, valore misurato in Newton – Metro (N.m) e che indica quindi la forza che si può imprimere sull’elemento. Il valore della coppia è generalmente indicato sulla confezione degli elementi, sulla documentazione fornita dal produttore o può essere ottenuta misurando il diametro del particolare.

  • Una volta ottenuto tale valore, si può regolare la chiave scegliendo quindi la bussola adatta al serraggio della vite o del dado. Lo strumento di precisione deve essere poi ruotato, seguendo la scala graduata riportata sul manico.

  • La chiave è caratterizzata da una robusta molla che andrà quindi precaricata in base alle impostazioni del serraggio scelto. 

  • Quando l’utensile sarà precaricato e alloggiato sul componente, si può procedere con il serraggio facendo ruotare la chiave.

  • Grazie al meccanismo di controllo presente sulla chiave, questa segnalerà il raggiungimento del valore della coppia impostato, attraverso un vero e proprio scatto. A questo punto, è possibile rimuovere la chiave e procedere con il fissaggio delle altre viti. 

  • Terminato il fissaggio di tutte le viti, è necessario scaricare lo strumento, riportando a zero il valore del serraggio. Il consiglio è quello di scaricare sempre la chiave prima di riporla così da evitare che, nel lungo tempo, questa possa danneggiarsi e falsare la coppia di serraggio. 

Scegliere la chiave dinamometrica giusta

In base al serraggio da eseguire e, quindi, alle parti da assemblare, è possibile scegliere e distinguere tra diverse tipologie di chiavi dinamometriche. In linea generale possiamo distinguere tra due tipologie principali, definite dalla norma DIN EN ISO 6789:

  • Chiavi dinamometriche a indicazione o Lettura diretta: definite anche chiavi digitali, indicano il valore della coppia rilevato attraverso un display elettronico. Sono strumenti utilizzati nella produzione.

  • Chiave dinamometrica a scatto: sono strumenti simili ad un cricchetto e molto più diffusi rispetto alla prima versione. Vengono utilizzati con bussole intercambiabili in base al diametro del particolare da serrare.

La scelta più idonea deve essere fatta in base all’impiego richiesto. È importante sottolineare che, al fine di garantire un’applicazione ottimale, la chiave deve essere scelta in base ad una media del suo range di regolazione, quindi né vicino al suo minimo né al suo massimo. 

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